Il citoscheletro

Caratteristiche e struttura


Il citoscheletro è un reticolo tridimensionale di fibre e filamenti proteici che si estendono dalla membrana plasmatica al nucleo. Alcune di queste fibre attraversano la membrana e legano la cellula a altre cellule di quel tessuto, o a strutture extracellulari. Il citoscheletro conferisce anche una certa resistenza alal cellua eucariotica, che infatti (ad eccezione delle cellule vegetali) non ha una parete cellulare in grado di darle sufficiente resistenza.

A costituire il citoscheletro sono 3 categorie principali di filamenti:

1. Microtubuli

Sono i costituenti, ina lcuni tipi di celluleeucariotiche, di ciglia e flagelli, protuberanze che servono alla cellula per muoversi. I microtubuli sono di forma cilindrica, di di diametro all'incirca 25 nm, con un canale cavo all'interno. Sono costituiti da vari monomeri: un anello circolare di 11-16 subunità di γ-tubulina disposte in cerchio, su ogni subunità si legano dimeri formati da altre due subunità proteiche, α-tubulina e β-tubulina, che formano le pareti del lungo microtubulo.

A volte i microtubuli sono disposti in coppie (nei flagelli per esempio, in cuisi hanno 9 coppie di microtubili disposti in cerchio e una coppia di microtubuli centrali) o a triplette (nei centrioli durante la mitosi).

Nei flagelli il movimento è dato dallo scorrere tra loro dei microtubuli paralleli che costituiscono il flagello. Questo scorrimento è permesso da proteine ponte e motrici, come dineina e chinesina, proteine che legano due microtubuli paralleli e, consumando energia grazie all'idrolisidi ATP, consentono il movimento del flagello.

 

2. Microfilamenti

I microfilamenti, oltre ad essere un sostegno per il citolasma, sono implicati nelle attività motorie delle cellule muscolari. Sono costituiti da monomeri di actina, uniti insieme ad assumere nello spazio la forma di filamenti a doppia elica, appunto i microfialmenti, di diametro 5-7 nm.

Come per i microtubuli, anche nel caso dei filamenti di actina è possibile la contrazione/decontrazione grazie a proteine motrici, in questo caso le miosine, che utilizzando sempre ATP come forma di energia consentono lo scorrimento parallelo di microfilamenti.

 

3. Filamenti intermedi

Devono il loro nome al diametro di circa 10 nm, intermedio tra quello dei microtubuli e quello dei microfilamenti.

Le componenti sono varie, in genere sono polipeptidi della famiglia delle cheratine, vimentina, desmina, oltre ai neurofilamenti e filamenti gliali che sono stati rinvenuti nelle cellule nervose.

 
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